INPS, controlli a tappeto su queste categorie: se hai usufruito di questi pagamenti preparati

Con un recente comunicato l’INPS ha chiarito che scatteranno dei controlli a tappeto su alcune categorie di contribuenti: di che si tratta?

In Italia l’INPS è il principale ente pubblico previdenziale, sottoposto al controllo del Ministero del Lavoro e adibito all’erogazione dei trattamenti pensionistici e assistenziali dei cittadini italiani. È tramite l’INPS che vengono erogate ad esempio le pensioni di anzianità o quelle di invalidità.

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L’INPS ha condiviso un comunicato in cui chiarisce le modalità dei controlli effettuati su alcune categorie di contribuenti (tuttogratis.com)

Inoltre tutto ciò che attiene alla previdenza è di responsabilità di questo ente, così come ciò che attiene ad alcune aree dell’ambito lavorativo. Ogni mese l’INPS eroga la pensione a milioni e milioni di persone.

Come conferma un report ufficiale risalente a gennaio 2024, le pensioni oggi vigenti sono oltre 17,7 milioni, di cui il 76,7% di natura previdenziale e il 23,3% di natura assistenziale. A numeri così grandi, però, sono connesse grandi responsabilità, soprattutto in merito ai controlli da effettuare sui contribuenti.

Controlli sui pensionati residenti all’estero: bisogna attestare la propria esistenza in vita

Con un recente comunicato ufficiale, ad esempio, l’INPS ha chiarito che scatteranno dei controlli a tappeto sulle categorie di pensionati residenti all’estero. Questa necessità parte dal presupposto che un numero preoccupante di famiglie continua a percepire la pensione di pensionati ormai deceduti, soprattutto quando questi ultimi risiedono all’estero, dove i controlli sono più complessi da effettuare.

Già nella prima parte del 2024 (per la precisione tra marzo e luglio), dunque, sono stati effettuati controlli su alcuni Paesi europei, mentre a partire dal 20 settembre le verifiche interesseranno l’Africa, l’Oceania e la restante parte dei Paesi europei. Ma come saranno effettuati questi controlli?

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I pensionati residenti all’estero dovranno attestare la propria esistenza in vita per continuare a ricevere la pensione INPS (tuttogratis.com)

In una prima fase i pensionati riceveranno una richiesta di attestazione in vita a cui rispondere entro gennaio 2025. Nel caso in cui l’INPS non dovesse ricevere un responso, la pensione di febbraio 2025 dovrà essere prelevata in contanti presso una delle agenzie Western Union nel Paese di residenza.

Presentandosi di persona in banca, infatti, il pensionato attesterà automaticamente di essere in vita. Se anche questa fase di controllo non dovesse andare a buon fine, le pensioni di marzo 2025 e seguenti verranno sospese.

Per rispondere adeguatamente alla richiesta dell’INPS i pensionati residenti all’estero potranno:

  • inviare un modulo firmato e controfirmato da un testimone attendibile (ad esempio un funzionario della banca);
  • fare una videochiamata;
  • ritirare la pensione presso uno sportello di persona.

Si ricorda infine che queste verifiche potrebbero interessare anche pensionati residenti in Paesi non menzionati nel comunicato. Nel 2025, dunque, oltre a tagli e riforme sulle pensioni, sono previsti anche numerosi controlli.

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