Ansia ADI, scattano controlli a tappeto INPS: cosa stanno controllando

Sono diversi mesi che l’INPS sta eseguendo controlli fiscali sui percettori del ADI: a rischio tantissimi italiani.

Come ogni mese, anche per settembre appena concluso, l’INPS ha erogato i pagamenti dell’Assegno di Inclusione a partire dal 27 settembre. In questa circostanza, i percettori si sono visti un nuovo accredito sulla loro carta, come avviene di consueto; mentre a chi spetta la prima mensilità, il pagamento avviene nell’intermezzo di ogni mese e, in questo caso, i prossimi a riceverlo dovranno aspettare il 15 ottobre.

Adi controlli INPS
ADI: controlli a tappeto per questi percettori (credit: ANSA) – tuttogratis.com

Sia per chi attende il primo accredito e chi, questo mese l’ha già ricevuto, c’è una parentesi da non sottovalutare che riguarda i noti controlli che avvengono da parte dell’INPS. Questa procedura, che interessa ben 737 mila famiglie, è una fase molto delicata, ma rilevante per determinare la continuità o meno dell’assegno.

Come già accennato, gli accertamenti sono una routine ormai consolidata dall’ente previdenziale, ma in questi giorni si sta respirando un clima di tensione in quanto i tagli sembrano essere abbastanza evidenti, così come la tensione tra gli stessi percettori.

Controlli INPS Assegno di Inclusione: perché molti percettori sono a rischio

Gli accertamenti dell’INPS sugli Assegni di Inclusione non sono certo una novità, ma questa volta il numero dei beneficiari che potrebbero trovarsi in difficoltà sembra essere cresciuto. Il motivo? La stretta sui requisiti. L’ente ha intensificato i controlli per verificare la veridicità delle dichiarazioni dei percettori e, con le nuove regole, anche la minima irregolarità potrebbe portare alla sospensione dell’assegno.

A farne le spese sono in particolare coloro che non aggiornano le proprie informazioni in tempo, oppure chi, magari senza rendersene conto, non rispetta tutti i criteri stabiliti. Gli ispettori stanno controllando con attenzione non solo i dati relativi al reddito, ma anche la composizione del nucleo familiare, l’eventuale possesso di beni mobili o immobili, e perfino la partecipazione a percorsi di reinserimento lavorativo.

Controlli INPS Assegno di Inclusione
Cosa comprendono i controlli INPS (credit: ANSA) – tuttogratis.com

Tra le principali cause di sospensione dell’Assegno di Inclusione, figurano situazioni legate a dichiarazioni incomplete o inesatte. Tra queste, è fondamentale ricordare che la presenza di conti bancari non dichiarati, proprietà che superano le soglie consentite, o redditi non inclusi nell’ISEE, può portare a un blocco immediato del sostegno economico.

In particolare, l’INPS ha rafforzato i controlli incrociando i dati con quelli dell’Agenzia delle Entrate, per identificare rapidamente eventuali discrepanze. In aggiunta, chi non dimostra di essere attivamente coinvolto in un percorso lavorativo o di formazione, richiesto come condizione per l’erogazione dell’ADI, rischia anch’esso la decadenza del beneficio.

Per chi riceve l’Assegno di Inclusione, è dunque fondamentale essere in regola con tutte le normative previste. Prima di tutto, aggiornare tempestivamente il proprio ISEE è essenziale: anche il minimo cambiamento nel reddito o nella situazione familiare deve essere comunicato. Inoltre, è importante seguire con attenzione i percorsi formativi o le proposte di lavoro, poiché l’INPS verifica puntualmente che i percettori siano attivamente coinvolti. In caso di dubbi o segnalazioni di irregolarità, è bene rivolgersi a un CAF o a un consulente fiscale potrebbe essere una mossa saggia.

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