Nuovo bonus sbloccato, questa volta per gli studenti: subito 333 euro ma attenzione ai requisiti: ecco come fare per la richiesta.
Una notizia che tante famiglie aspettavano: agevolazioni economiche destinate alla scuola. D’altro canto, si sa, l’istruzione costa e provvedere a tutte le spese, tra tasse, libri infine importi extra, non è semplice sebbene sia doveroso. Ma ora, finalmente, un grande aiuto affinché si allenti la pressione, soprattutto coincidente con l’inizio del nuovo anno scolastico. Fermento e voglia di ricominciare (o quasi) anche se non manca qualche preoccupazione, specialmente durante i primi giorni.
Tuttavia l’avvento di questa nuova misura rende tutti più sereni. Ciononostante si frenino gli entusiasmi perché solo pochi potranno beneficiarne. Infatti, si prevedono specifici requisiti a cui necessariamente corrispondere, pena l’esclusione da tale importante facilitazione. Una cospicua somma erogata mensilmente ritenuta quale barlume di speranza. A tal riguardo come inoltrare la domanda affinché venga, eventualmente, accolta, dopo una attenta, accurata valutazione?
Bonus scuola da 333 euro, al via le richieste: quali le condizioni per riceverlo
Ogni tipo di agevolazione racchiude in sé dei pro e contro. In particolare questi ultimi dettano condizioni, giustappunto, tali per cui buona parte dei richiedenti (o potenziali beneficiari) rimane esclusa. Non è facile, si può provare, tuttavia ci sono probabilità altissime nel vedere rigettata la propria domanda qualora non si rispettino i termini oppure manchino quei requisiti soggettivi che ne permetterebbero l’accesso. In questo caso, difatti, non è un bonus concesso a tutti i residenti in Italia.
Trattasi dell’indennità di frequenza, un sostegno economico, erogato dall’INPS, che mira a favorire l’inclusione scolastica per i minori con disabilità, garantendo loro la partecipazione ad attività educative o riabilitative. Questo specifico vantaggio è rivolto, precisamente, a minori di 18 anni affetti da handicap (quest’ultimo certificato) e minorenni ipoacusici, colpiti da una riduzione uditiva significativa, superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore, alle frequenze sonore di 500, 1000 e 2000 hertz.
Indirizzato ai ragazzi sia italiani che stranieri, purché abbiano la residenza italiana, per ottenere gli € 333,33, innanzitutto, bisogna rispettare determinate soglie reddituali: non si deve superare € 5.725,25 (reddito annuale del giovane). Inoltre, affinché si percepisca tale somma, necessario dimostrare all’INPS che il minore frequenti con regolarità una delle seguenti strutture: asili nido o scuole materne, scuole pubbliche o private, centri ambulatoriali specializzati nella riabilitazione e trattamento terapeutico.
L’indennità di frequenza sopracitata scade ad ogni chiusura dell’anno scolastico e il contestuale rinnovo, qualora si intenda ancora usufruire di essa, avviene tra agosto e settembre, presentandolo all’INPS mediante una procedura definita ‘ricostituzione per motivi documentali‘. La richiesta deve contenere i redditi percepiti l’anno precedente e quello corrente nonché l’iscrizione e la frequentazione (documentata) del minore al nuovo ciclo di scuola. Una volta raccolto il materiale, come si trasmette?
Vi sono due alternative: ci si può recare presso un CAF o patronato oppure accedere al portale dell’INPS tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS e usufruire del servizio ‘domande di prestazioni pensionistiche‘. Un’ultima accortezza: verificare se sussiste l’obbligo di inoltrare anche il modello ICRIC (Invalidità Civile Ricoveri) nel caso in cui il bambino/ragazzo sia stato costretto a un periodo di degenza presso una struttura (pubblica o convenzionata) tale da non aver potuto presenziare alle attività scolastiche.