Pensioni più ricche ma non per tutti: vediamo chi sono i fortunati che riceveranno un assegno più alto a dicembre e a gennaio.
ottime notizie per i pensionati: a dicembre e a gennaio gli assegni Inps aumenteranno e, in alcuni casi, anche di molto. Come ben sappiamo le pensioni italiane sono tra le più basse in Europa e, dunque, ogni incremento è accolto sempre con enorme sorpresa ed entusiasmo.
Le pensioni, del resto, restano sempre un nodo difficilissimo da sciogliere in quanto bisogna conciliare diverse istanze. Questa volta, però, non c’è dubbio: gli aumenti ci saranno.
Gli incrementi consentiranno a tante persone di godere di un assegno più generoso e, quindi, di arrivare a fine mese con più serenità. Purtroppo c’è una nota negativa: non tutti beneficeranno di questa novità. Gli aumenti di dicembre e di gennaio, infatti, riguarderanno, principalmente, una certa categoria.
Pensioni: ecco chi riceverà tanti soldi in più
Dopo tante preoccupazioni, finalmente buone notizie sul fronte delle pensioni: in arrivo tanti soldi in più sia a dicembre che a gennaio. Gli incrementi, tuttavia, non riguarderanno proprio tutti ma solo una specifica platea. I fortunati riceveranno assegni previdenziali decisamente più sostanziosi.
Prima di svelare chi riceverà gli aumenti, spieghiamo perché ci saranno tali aumenti. Partiamo da dicembre. Come ogni anno nel mese di dicembre dovrebbe esserci il conguaglio relativo al tasso di rivalutazione applicato durante l’anno. In pratica, all’inizio di ogni anno, l’INPS applica alle pensioni il tasso di inflazione stimato.
Ma, molto spesso, questo tasso stimato è inferiore all’effettivo tasso dell’inflazione e, quindi, le pensioni vengono rivalutate meno di quanto dovrebbero. Questo scarto tra tasso stimato e tasso effettivo viene poi recuperato alla fine dell’anno tramite un conguaglio. Pertanto a dicembre tutti dovrebbero ricevere un assegno un po’ più ricco.
A trarre i maggiori vantaggi saranno, tuttavia, coloro che percepiscono assegni più bassi in quanto la rivalutazione viene applicata al 100% rispetto al tasso dell’inflazione solo per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo dell’Inps.
Passiamo ora agli aumenti di gennaio. Che cosa accadrà nel 2025? A gennaio ci sarà la rivalutazione vera e propria. Non è ancora stata stabilita la nuova percentuale ma si presume che sarà un po’ più bassa rispetto a quella dei due anni precedenti in quanto, da qualche mese, l’inflazione è scesa.
Qualcuno ha ipotizzato che nel 2025 la rivalutazione delle pensioni potrebbe non andare oltre l’1% ma il Governo Meloni non ha ancora confermato nulla. Anche in questo caso a trarre maggiori benefici dalla rivalutazione saranno le pensioni più basse. Tuttavia, di recente, è stato dichiarato incostituzionale il metodo di rivalutazione che penalizza gli assegni più alti. Dunque non è escluso che anche chi ha già pensioni ricche, dal prossimo anno, non possa fruire della rivalutazione al 100%.