Donare casa a un figlio non è sempre una buona cosa: c’è un rischio

Bisogna fare attenzione quando si decide di donare la casa a un figlio. C’è un rischio che non può essere trascurato.

Avere una casa di proprietà rappresenta una risorsa preziosa. Oltre a non dover pagare i costi legati all’affitto, è possibile anche usufruire dell’immobile nel modo desiderato. Ci sono alcuni genitori che, per contribuire al benessere dei figli, decidono di donare l’abitazione. In apparenza, può sembrare una mossa generosa e priva di rischi.

Donare casa a un figlio
Come comportarsi se si vuole donare la casa a un figlio – tuttogratis.com

In realtà, però, prima di compiere questo gesto, bisogna prendere in considerazione determinati fattori. È meglio raccogliere tutte le informazioni del caso, magari anche con l’aiuto di un esperto del settore. C’è un elemento, infatti, che passa spesso inosservato e che, non di rado, è causa di problemi.

Attenzione alle contestazioni: cosa fare se si vuole donare la casa a un figlio solo

Le persone possono usare gli immobili di proprietà nel modo desiderato. Molte di loro, così, scelgono di donare l’abitazione ai figli. Questo può avvenire anche dopo la morte. Si tratta di un’azione permessa dalla legge. Non c’è niente di male in questo. L’importante è procedere con l’aiuto di un notaio. Fare tutto in regola, infatti, è assolutamente necessario. In caso contrario, si rischia di invalidare la donazione.

Il problema sorge quando ci sono più figli. Uno dei famigliari legittimi, infatti, potrebbe scegliere di ribellarsi e di contestare la donazione. L’unico modo per ovviare a questa ipotesi è quella di tutelarsi con i dovuti accorgimenti. Gli eredi, infatti, hanno ben 10 anni per agire. È una tempistica piuttosto lunga, dove non è difficile incorrere in litigi, lamentele e modifiche del quadro economico in atto.

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Gli eredi potrebbero ribellarsi alla donazione della casa – tuttogratis.com

L’argomento, ovviamente, è molto delicato. In condizioni normali, la casa verrebbe suddivisa tra i diversi eredi. L’idea di dover rinunciare a una proprietà, magari economicamente preziosa, può dare vita a stati d’animo alterati. Per tale motivo, gli esperti consigliano di muoversi con largo anticipo. È importante specificare anche che la donazione, a differenza del testamento, salvo casi specifici, non si può revocare o cambiare.

Ci sono tre suggerimenti utili da attuare per evitare tensioni:

  1. Donare qualcosa a tutti i figli: invece di concentrarsi su un unico figlio, sarebbe il caso di dare qualcosa a tutti, così da non alimentare il malcontento e il desiderio di rivalsa;
  2. Esprimersi in modo chiaro: è importante fare un discorso chiaro e accurato. I figli dovrebbero essere messi al corrente delle intenzioni del donatore e dei motivi che lo spingono ad agire così. È possibile trovare anche dei compromessi;
  3. Redigere un testamento: è il modo migliore per affermare le proprie volontà dopo la morte;
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