Ogni anno circolano migliaia di monete false in Italia: come riconoscerle e cosa fare se ci accorgiamo di possederne una non autentica.
Bisogna fare sempre attenzione alle monete che abbiamo nel portafogli. In Europa, Italia compresa, circolano ogni anno, difatti, centinaia di migliaia di esemplari falsi, nonostante le avanzate tecnologie che vengono impiegate per la produzione che rendono difficile il lavoro dei falsari.
I tagli maggiormente falsificati sono quelli da 1 euro e 2 euro e non riguardano ovviamente solo le monete rare, ma anche quelle più comuni. Esistono, però, come segnalato dalle autorità e dalle forze dell’ordine, dei metodi per poter riconoscere quelle contraffatte ed evitare di essere truffati.
Spesso non ci si sofferma a controllare le monete che si ricevono come resto, magari dopo un acquisto, che finiscono poi nel portamonete. In realtà, bisognerebbe prestare attenzione perché ogni anno vengono sequestrate migliaia di monete contraffatte, anche in Italia.
Le forze dell’ordine, per questo motivo, raccomandano di controllare sempre le monete in modo da capire se siano state prodotte da falsari. Per verificarlo, esistono vari metodi, quello più semplice, ma che riguarda solo i tagli da 1 e 2 euro, i più presi di mira dai malviventi, prevede l’uso di una piccola calamità. Basterà poggiare quest’ultima sulla parte centrale della moneta: se rimane attaccata, la moneta è autentica, mentre se si stacca si tratta di un esemplare contraffatto. I falsari, difatti, non riescono a riprodurre il magnetismo delle monete originali prodotte dalla Zecca.
Un altro consiglio, che vale per tutti i tagli, è quello di controllare i bordi che potrebbero presentare delle anomalie per quanto riguarda le scritte o i simboli. Sarebbe utile comparare la moneta che temiamo sia falso con una di cui è certa l’autenticità. Ovviamente non facciamo riferimento ad alcuni errori di conio, in questo caso si tratta di monete rare che potrebbero valere una fortuna.
Altro metodo è quello di toccare con attenzione le monete: quelle autentiche hanno dei rilievi su entrambe le facce. Se questi non sono presenti o sono alterati, potrebbe trattarsi di un falso. Infine, si può procedere misurando o pesando la moneta. Per farlo, però, bisogna disporre di un calibro (per le dimensioni) o di una bilancia di precisione (per il peso), i risultati ottenuti possono poi essere confrontati con le misure ed il peso indicati per ogni taglio sul sito della Banca d’Italia.
Se ci rendiamo conto che una delle nostre monete è contraffatta, bisogna recarsi presso una sede della Banca d’Italia o in qualche altro istituto bancario o un ufficio postale. Qui, gli esperti verificheranno l’autenticità dell’esemplare. La stessa procedura vale anche in caso di banconote che si teme possano essere false.
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