Tutti i disoccupati troveranno il lavoro, grazie a una rivoluzione che sta funzionando. Ecco come si è risolto un problema decennale.
In Italia aumenta l’occupazione, stando all’ultima indagine dell’Istat. Secondo l’ultima ricerca, condotta nel mese di novembre 2023, i lavoratori dipendenti sono saliti a 18 mila e 700, con un aumento di 15 mila. La crescita dell’occupazione riguarda in particolare le donne, con 30mila unità e gli over 34, con un tasso di 61,8% totale di persone che lavorano nel nostro Paese.
Ne consegue che il tasso di disoccupazione è sceso del 7,5% anche se quello giovanile, sotto i 35 anni, resta una piaga nel nostro Paese. È al 21,0% e questa categoria è quella più afflitta dal problema della disoccupazione. Ma cos’è la disoccupazione? Sono in questa condizione le persone che sono in cerca di lavoro perché i loro contratti sono a termine. Spesso i giovani si trovano in questa situazione, perché il “posto fisso” resta un miraggio per questa fetta di popolazione. Poi ci sono gli inattivi, ovvero quelli che si sono rassegnati e il lavoro non lo cercano. Sono 33,1% e crescono tra i giovani.
Un recente articolo pubblicato su Pagella politica ha svelato che il Governo Meloni non ha frenato la disoccupazione, ma che il calo esiste da tempo. Uno dei fattori che ha contribuito all’aumento dell’occupazione in tutte le fasce della popolazione è la fine della pandemia da Covid. Durante questo periodo, a causa delle chiusure, c’è stato un drastico calo degli occupati, con contratti conclusi a causa del lockdown e altre misure di confinamento. Tuttavia, c’è chi ha preso in mano veramente la situazione e i risultati si vedono.
Un esperimento in Austria sta funzionando e il primo risultato è il drastico calo della disoccupazione. A Marienthal, un paese austriaco, è stato attivato il programma Magma. Si tratta di una proposta che viene fatta a chiunque non abbia lavoro da oltre 12 mesi, dall’Agenzia del lavoro austriaca. Se l’Italia sta cercando di risolvere i problemi economici con bonus e sussidi, in Austria si è attuata questa strategia, che allo Stato costa meno.
Questo progetto è stato finanziato con 7,5 milioni di euro dall’Austria e grazie ad esso, sono stati presi in carico 79 disoccupati, cinque di essi laureati. Circa la metà sono giovani che non hanno ricevuto una formazione professionale e non hanno avuto un’istruzione di alto livello. Oggi però sono dipendenti a tempo determinato presso una falegnameria a pochi km da Vienna. Poi ci sono persone che sono rimaste senza lavoro a pochi anni dalla pensione, come una donna 59enne.
Grazie al progetto in una delle aree del paese con più disoccupati, la disoccupazione è stata azzerata. Un metodo che potrebbe funzionare anche in Italia, che ha sempre affrontato il problema con i bonus e con sussidi, tagliando fuori la fascia più colpita dalla disoccupazione (i giovani) dagli incentivi per le aziende per favorirne l’assunzione. Un problema che potrebbe portare a peggiorare il problema.
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