Mutuo cointestato, devi saperlo: cosa succede in caso di separazione

Mutuo cointestato, le procedure in caso di separazione dei coniugi. Un breve panoramica sulla delicata questione.

Il mutuo per l’acquisto dell’abitazione è sempre un investimento importante che coinvolge tuttala famiglia a partire dai coniugi. Non è raro che proprio per l’importanza e il peso dell’impegno, una coppia decida di cointestare il mutuo. Ma cosa succede in una situazione del genere se poi i coniugi si separano legalmente?

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Separazione, cosa succede con il mutuo cointestato – tuttogratis.com

Si tratta certamente di una questione delicata, perché investe degli equilibri economici e degli impegni per il futuro che coinvolgono tutto il nucleo familiare. Il mutuo cointestato può diventare causa di contrasti e dispute tra i coniugi che si separano e non raro che raggiungere un accordo tra le parti sia necessario l’intervento del tribunale. Ma vediamo alcuni dettagli della questione.

Mutuo cointestato, cosa accade con la separazione

La prima osservazione da fare riguarda il fatto che la separazione non svincola la coppia dell’impegno preso. I coniugi intestatari del mutuo rispondono comunque del debito secondo le disposizioni indicate dal contratto che hanno sottoscritto. La mancanza di un accordo può causare in certi casi dei gravi problemi. Questi in ultima istanza richiedono per una soluzione la decisione del giudice  che valuta anche la presenza di figli minorenni.

L’errore da non fare è scegliere di sospendere i pagamenti delle rate con la conseguenza che la banca agirà nei confronti dell’intestatario dell’immobile, richiedendo il saldo delle rate. Si rischia addirittura di perdere la casa, se non si arriva a un accordo. Un elemento importante da considerare è l’assegno di mantenimento per i figli e/o il coniuge che può essere la  soluzione per eventuali liti tra le parti.

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Coniugi separati, le soluzioni per il mutuo cointestato – tuttogratis.com

Il coniuge che si separa con il reddito più alto può decidere di pagare interamente il mutuo, scalando la quota dal mantenimento. Questa soluzione deve essere indicata chiaramente nell’accordo consensuale di separazione. Si parla in questo caso di accollo interno tra i coniugi, in quanto la banca non è coinvolta dall’accordo. Significa che l’istituto di credito potrebbe rivalersi su ambedue i coniugi, se chi si accolla il mutuo non dovesse mantenere l’impegno.

Un’altra soluzione può essere l’uscita di uno dei due coniugi dal contratto del mutuo con la cessione della quota di proprietà all’altro. Questi diventa unico intestatario del finanziamento e proprietario dell’immobile. Si parla in questo caso di accollo esterno, in quanto la banca deve accettare il recesso da parte di uno dei due separati, con la valutazione da parte della banca delle garanzie economiche di chi si accolla per intero il debito.

Un’altra soluzione è la surroga che consente ai coniugi separati il trasferimento del mutuo presso un altro istituto bancario, variando il numero dei mutuatari e i termini del finanziamento. Infine c’è la possibilità della vendita dell’immobile a terzi, con il ricavato usato per estinguere in anticipo il mutuo e il soldi rimanenti divisi tra i coniugi secondo quanto stabilito dall’accordo di separazione. L’estinzione anticipata del mutuo può garantire l’intestazione della casa ai figli, anche con la separazione dei genitori

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