Non tutti lo sanno ma nel 2024 molte persone riusciranno ad accedere alla pensione con solo 15 anni di contributi.
Non arrivi ai 20 anni di contributi richiesti dalla legge Fornero? Non ti preoccupare: c’è un modo per andare in pensione con solo 15 anni di contributi. Per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario non solo avere almeno 67 anni di età.
È indispensabile anche aver maturato almeno 20 anni di contributi. Diversamente una persona, pur avendo già compiuto 67 anni, dovrà continuare a lavorare. Le misure di prepensionamento attualmente in vigore, infatti, puntano tutte a ridurre l’età di uscita dal lavoro ma non fanno sconti sul requisito contributivo.
Anzi: a ben vedere tutte le attuali misure di pensione anticipata in vigore in Italia chiedono di aver maturato tantissimi anni di contributi. Si va dai 30 anni di contribuzione richiesti da Ape sociale fino ai 41 richiesti da Quota 103 e da Quota 41. Ancora peggio la pensione anticipata ordinaria che chiede agli uomini di aver maturato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi e alle donne almeno 41 anni e 10 mesi. Eppure c’è una strada poco conosciuta che permette di accedere alla pensione di vecchiaia con solo 15 anni di contributi.
Per andare in pensione, attualmente, è necessario avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Non sono moltissimi ma nemmeno pochi e sono tante le persone che non riescono a raggiungere il requisito contributivo minimo richiesto dalla legge Fornero per poter accedere alla pensione di vecchiaia. Ma c’è un modo per ricevere la pensione anche con solo 15 anni di contributi.
È possibile ricevere la pensione anche con solo 15 anni di contributi grazie alle tre deroghe Amato. La prima deroga ha stabilito che si può andare in pensione s 67 anni con 15 anni di contributi se tutti sono stati versati entro il 31 dicembre del 1992. La seconda deroga Amato, invece, ha stabilito che una persona può accedere alla pensione a 67 anni con 15 anni di contributi se l’Inps ha autorizzato il versamento dei contributi volontari entro il 31 dicembre 1992. Non importa se poi il soggetto non ha effettuato i versamenti: ciò che conta è la data dell’autorizzazione da parte dell’Inps.
Infine la terza deroga Amato ha stabilito che un soggetto può andare in pensione a 67 anni e con solo 15 anni di contributi purché il primo contributo sia stato versato almeno 25 anni prima rispetto alla richiesta di pensionamento e purché per almeno 10 anni una persona non abbia lavorato per tutte le 52 settimane dell’anno. Pertanto se una persona rientra in uno dei casi sopra menzionati, anche nel 2024 potrà andare in pensione a 67 anni con appena 15 anni di contributi. Se, invece, non rientra in nessuna delle tre situazioni dovrà continuare a lavorare. Ma se ha iniziato a versare i contributi dal 1996 in avanti, a 71 anni gli basteranno solo 5 anni di contribuzione per avere diritto alla pensione.
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