In molti si chiedono quanto consuma la friggitrice ad aria. A spiegarlo gli esperti di Altroconsumo, punto per punto
Le friggitrici ad aria sono diventate un elettrodomestico molto popolare nelle cucine moderne, offrendo un’alternativa più salutare alla tradizionale frittura in olio. Tuttavia, una domanda comune tra i consumatori riguarda il loro consumo energetico: quanto effettivamente consumano? Altroconsumo ci fornisce delle risposte dettagliate.
La potenza elettrica assorbita dalle friggitrici ad aria può variare notevolmente, oscillando tra i 900 W e i 3000 W a seconda delle dimensioni, della capacità e dei programmi di cottura disponibili. Questo significa che il consumo energetico può differire significativamente da un modello all’altro. Ad esempio, mentre i modelli più piccoli possono contenere solo fino a 500 g di cibo (come le patatine), quelli più grandi possono arrivare a contenere fino a 1,5 kg.
Per avere un’idea più chiara del consumo energetico di una friggitrice ad aria, prendiamo in considerazione un modello da circa 1800 W. La cottura di patatine fritte a una temperatura impostata tra i 180-200 °C comporta un consumo medio di circa 70-80 Wh per ogni 100 g di patatine. Ciò significa che per una porzione da 700 g si consumeranno poco più di 500 Wh; se invece la porzione arriva a essere di 1,5 kg, il consumo supererà l’1 kWh.
Monetizzare il costo dell’utilizzo della friggitrice ad aria ci aiuta a comprendere meglio l’impatto sulla bolletta elettrica. Per cuocere una porzione da 700 g di patatine fritte si spenderanno mediamente circa 15 centesimi di euro; questo costo può raddoppiare per modelli con consumi elevati o per quantità maggiori (fino a circa 35 centesimi per porzioni da 1,5 kg). La cottura delle cosce di pollo o degli involtini primavera comporterà costi leggermente superiori data la maggiore energia richiesta.
Per ottimizzare l’utilizzo della propria friggitrice ad aria ed evitare sprechi energetici è consigliabile seguire alcuni semplici accorgimenti:
– Scegliere un modello con volume adeguato alle proprie necessità: dimensione e capacità influenzano direttamente il consumo.
– Riempire correttamente il vassoio senza sovraccaricarlo permette non solo una cottura uniforme ma anche tempi ottimali.
– Evitare funzioni che richiedono maggiore energia come decongelamento o preriscaldamento quando non strettamente necessario.
Pur essendo generalmente meno energivori rispetto ai forni tradizionali o alle friggitrici ad olio, le friggitrici ad aria presentano comunque variazioni significative nei loro consumi energetici. Conoscere queste differenze ed applicare pratiche consapevoli può fare la differenza nel controllo dei costi domestici legati alla cucina.
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