L’Unione Europea è pronta a mettere in atto una rivoluzione con il Reddito di Base Universale: la misura potrebbe cambiare tutto.
Il Governo italiano ogni anno stabilisce dei bonus e degli incentivi a tantissimi cittadini, soprattutto quelli più in difficoltà. Tutte le misure promettono dei vantaggi economici che possono dare un sostegno nella vita di tutti i giorni.
Dai bonus una tantum fino ad arrivare a quelli erogati mese dopo mese, le misure in tal senso sono davvero tante. La maggior parte di esse sono accessibili solo per i cittadini che rispettano determinati requisiti, con quello principale che riguarda l’attestazione ISEE, ovvero l’indicatore che evidenzia la situazione economica del nucleo familiare.
Il valore ISEE è in gran parte dei casi il requisito fondamentale per accedere ad una determinata misura. Presto però questo valore potrebbe essere messo da parte a favore del Reddito di Base Universale. Una rivoluzione indotta dall’Unione Europea che potrebbe cambiare tutto: ecco in che modo.
Reddito di Base Universale al posto dell’ISEE: cosa potrebbe cambiare in Italia
Il valore ISEE è calcolato dall’Inps in base ai redditi di un nucleo familiare, il quale può essere richiesto solo dal richiedente oppure dagli altri membri della famiglia se vivono allo stesso domicilio. Il valore finale nasce dalla somma di tutte le forme di reddito di una famiglia, tra cui rientrano gli immobili, i veicoli intestati, le carte di credito e i conti correnti.
In base all’indicatore si può avere accesso a determinati bonus, ma tra non molto questo elemento potrebbe non avere valenza a seguito del possibile arrivo del Reddito di Base Universale. Le voci in merito a questa soluzione aumentano sempre di più e, in caso di conferma, i cittadini non dovranno più rivolgersi al CAF o al patronato per farsi compilare l’ISEE.
Il Reddito di Base Universale dovrebbe riguardare una somma di denaro erogata a tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito familiare. Qui si evidenzia una manovra che vuole combattere la povertà crescente in Europa e, in particolar modo, in Italia.
L’UE porta avanti questa soluzione per combattere la povertà e aiutare le persone dai 18 anni in su nella spesa delle utenze domestiche e nei beni di prima necessità. Secondo le indiscrezioni non ci sarebbe bisogno del modello ISEE per poter accedere a questa misura, anche per le persone che hanno un lavoro.
La cifra del Reddito di Base Universale non sarà uguale per tutti ma sarà definita in base al costo della vita del paese di riferimento. Al momento si parla di un valore che va dai 1.000 ai 1.700 euro.