Devi dividere la casa dei genitori tra te e i tuoi fratelli? Non fare questo errore o ti costerà caro: ecco come fare.
La convivenza e il rapporto con i propri fratelli non è mai facile. Nessuno può scegliere con chi condividere mamma, papà e parte dell’infanzia e dell’adolescenza e questa convivenza forzata può generare malumori, litigi e grandi urla che si possono protrarre anche in età adulta.
E la morte dei genitori è un brutto momento anche perché spesso va a creare dissapori, più che unire le famiglie. E molti di questi dissapori possono provenire dalla divisione della casa ereditata.
Se ci fosse soltanto un erede, non ci sarebbero problemi, perché la casa va direttamente al primo discendente dei genitori defunti. Ma quando i discendenti sono due, tre o anche di più, possono esserci problemi, litigi ed errori imperdonabili che a livello fiscale, pratico ed economico potrebbero ritorcersi contro tutti i fratelli o soltanto alcuni. Quindi tutelati e informati bene su come dividere la casa che avete ereditato senza caos inutili.
Innanzitutto è importante informarsi per evitare di dover affrontare grane inutili e che potrebbero davvero danneggiarvi, in un momento delicato come quello che segue la morte di un genitore o di entrambi. Sentirsi soli è normale e fisiologico e i fratelli, per chi ne ha, possono essere d’aiuto. Ma possono anche essere una croce per le questioni economiche e burocratiche. E le case in eredità sono tra i principali motivi di scontri. Tu sai davvero come dividere la casa?
Le cose cambiano a seconda di ciò che ha fatto il proprietario della casa defunto. Se non esiste un testamento o se nel testamento esistente non è indicato diversamente, la casa va ai legittimi eredi – i figli in questo caso – divisa in parti uguali. Ma se esiste un lascito testamentario, è importante leggerlo bene per capire se il padrone abbia deciso di escludere qualcuno, di dare una percentuale più alta ad uno piuttosto che ad un altro. Ed è tutto assolutamente lecito.
Inoltre nel testamento si possono anche indicare eredi diversi, che non siano i figli o i diretti discendenti. Dunque leggere con attenzione il testamento è la prima cosa da fare. Poi, il fatto di avere una percentuale di casa non vuol dire avere fisicamente quella porzione di casa scelta arbitrariamente (il 50% di un immobile non è letteralmente metà della casa).
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