Le cure termali non vengono riconosciute in maniera gratuita solamente ai disabili, ma anche a lavoratori e pensionati: come fare domanda.
Le cure termali sono un vero e proprio toccasana per la salute, ma il costo economico limita spesso soggetti che possono trarne un vero beneficio. A tal proposito, è bene precisare che le Prestazioni di assistenza balneo-termale non sono destinate solamente ai soggetti disabili, ma anche a moltissimi lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati) e pensionati.
L’Italia è ricchissima di centri termali accreditati. Attualmente, sono ben 380, che si trovano in 170 Comuni italiani; ognuno di questi fornisce cure termali gratuite e a carico di enti pubblici come l’INPS e il Servizio Sanitario Nazionale. Questo contributo non è volto solamente a coloro che necessitano di terapie specifiche per una patologia invalidante, ma anche al mantenimento della salute umana anche negli individui perfettamente sani. Vista l’utilità e la disponibilità di cure termali gratuite è bene sapere chi sono i soggetti spettanti, nonché la procedura per usufruire di questo servizio.
Un’apposita normativa nazionale, integrata da quella nazionale, garantisce la cosiddetta assistenza termale. Questo servizio è rivolto ai cittadini affetti da determinate malattie che, secondo il parere del medico curante, possono trarre beneficio da questa tipologia di cure.
Se, per esempio, il paziente lavoratore (o pensionato), soffre di osteoartrosi e altre forme degenerative, reumatismi extra articolari o patologie delle vie respiratorie (come varie tipologie di bronchiti), ha diritto alle cure termali con apposita certificazione del medico curante. L’elenco completo delle malattie considerate compatibili alle cure termali è contenuto nell’allegato 9 al DPCM del 12 gennaio 2017.
Infine, per accedere alle Prestazioni di assistenza balneo-termale, bisogna possedere alcuni requisiti contributivi. l’INPS, infatti, concede le cure termali ai lavoratori con almeno 5 anni di anzianità assicurativa; di questi, minimo 3 anni di contribuzione versata nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda. Per quanto riguarda i pensionati, è necessario rientrare nei requisiti stabiliti dall’INPS negli appositi bandi.
La domanda per le cure termali va presentata all’INPS che, una volta ricevuta, passerà il processo all’ASL del luogo di residenza dell’interessato. Se non vi sono disabilità, gli assistiti dal SSN possono usufruire normalmente di un ciclo di cure termali all’anno. Se si ottiene il diritto, verranno offerte dal SSN le spese per le cure termali, nonché il soggiorno in struttura. A carico dell’assistito rimangono le spese del viaggio e il costo della ricetta medica (3,10 euro). Inoltre, vi è la spesa del Ticket (55 euro), ma quest’ultimo solamente per i soggetti non esenti.
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